lunedì 27 settembre 2010

Liutaio, strano mestiere!



Liutaio,  strano mestiere!

Il mestiere di liutaio è davvero un mestiere strano... basta sentire la reazione delle persone che chiedono: Che lavoro fai? Qual'è la tua professione? alla risposta "Liutaio" c'é sempre una esclamazione di sorpresa e di meraviglia, inoltre la maggioranza delle persone dice di non essere mai stati in un laboratorio. Dopo incomincia la lunga lista di domande: Quali legni usate? Quanto tempo ci vuole per fare un violino? Ma come  sapete  se lo strumento funziona? Dovete anche saper suonare gli strumenti che costruite? Non usate le frese? E la carta vetro?  Le vernici allo spray?  Le lacche alla nitro? Ma come fate ad estrarre i coloranti da radici e legni?, Verniciate col pennello? Ma come si fa un manico? La chiocciola davvero la scolpite da un blocco? Le tavole della cassa non sono piegate?...e così via... ma come è possibile che ancora oggi questo mestiere possa esistere?.....eppure!
Un altro tema di discussione é: perché costruire degli strumenti a mano quando si trovano strumenti molto simili a bassissimi prezzi, che provengono dalla Cina, e suonano anche! Sappiamo che ci sono anche persone che sono atratte da questi strumenti, e che per loro questi sono validi. Modelli di strumenti rari, antichizzati, con legni stagionati e con marezzature attraenti.
Invece noi crediamo che il mestiere deve essere conservato così com’è, come opera d'arte, vera e unica, dove la mano del liutaio diventa come la mano del pittore, dove non ci sarà mai un violino uguale ad un altro, così come nemmeno un legno uguale ad un altro e la magia è proprio quella. Cosa c’è di più magico che pensare che la vita degli strumenti, se conservati nel modo giusto,  può essere eterna!....Loro vedono passare un susseguirsi infinito di musicisti che li suona, mentre loro sono sempre li, pronti a far sentire la propria voce impressa dall’anima dell'ultimo musicista che ha saputo plasmare quel suono! Questi musicisti desiderano uno strumento fatto come si faceva tradizionalmente.
Riguardo alla sua costruzione non bisogna tener conto del luogo da cui proviene il suo autore, ma quale percorso egli abbia fatto e con quale mistica intraprenda il proprio mestiere. Bisogna sapere che molti cinesi hanno fatto aprendistato nelle migliori scuole europee e americane, ma non tutti sono rimasti a fare il mestiere come vuole la tradizione. Basta aprire uno di questi strumenti, aggiustare una crepa sulla tavola, per notare che all'interno si é perso completamente il linguaggio che ci sembrava di scorgere dall’esterno: solchi di sgorbie, tracce di frese, colature di vernice, controfasce di qualsiasi misura, spessori approssimativi. Inoltre molte volte noi liutai abbiamo fatto fatica a trovare il legno che avremmo desiderato, perché loro avevano comperato la porzione di bosco giá prima che gli alberi fossero abbattuti, e per diversi anni consecutivi.
 Il liutaio, nel suo intimo spazio invece fa il meglio di sé. Scieglie pezzo per pezzo, lo stagiona nel modo piú naturale, lo lascia invecchiare,  e quando é il tempo giusto esegue l'opera che può durare mesi, curandone ogni piccolo dettaglio. Infine dopo avere compiuto la verniciatura vive l’emozione del giorno in cui finalmente sente la sua voce; allora accorderà lo strumento, mentre qualcuno entra dalla porta per provarlo e scoprire le sue potenzialità.

giovedì 9 settembre 2010

Viola d'amore italiana

 Diversi autori del '700 italiano hanno scritto musiche per questo strumento, tra i piú importanti  Vivaldi e Ariosti. L' origine del suo nome é stato molto discusso attribuendolo al tema dell'amore e il puttino, altri pensano che il nome provenga dall'influenza di strumenti orientali con molte corde di risonanza provenienti "dai mori"(India, Turchia, Egitto).
Costruita a Caracas nel 1989 da Lucia Valli. 

martedì 7 settembre 2010

a Faenza

                                              
                                                  violino di Matías Herrera e viola di Lucia Valli
                                                      in fase di verniciatura sui tetti di Faenza

lunedì 6 settembre 2010

Ecco chi siamo noi



Diplomati entrambi all’Istituto IPIALL (Istituto Professionale Internazionale per l’Artigianato Liutario e del Legno) nell’anno 1982 con il Maestro G.B.Morassi.  Frequentano un corso di Restauro durante i 2 anni successivi con il Maestro Bruce Carlson. Hanno poi dato avvio alla professione stabilendosi per un lungo periodo (1984-2005) a Caracas - Venezuela , dove hanno prestato servizio al mantenimento di strumenti ad arco nelle diverse orchestre del paese. Parallelamente si dedicano alla costruzione dei più svariati strumenti: violino, viola, violoncello, viola d’amore, viola da gamba, liuto, chitarra, pochette, violoncello piccolo, arpeggione e un Baryton, ora  in via di costruzione. I loro strumenti sono in mano di concertisti di diverse nazioni: Spagna, Francia, Italia, Venezuela, Costa Rica, Svizzera, Giappone, Stati Uniti, Messico, Germania, Inghilterra, Austria, Uruguay e Isole Canarie,  Attualmente risiedono e lavorano a Faenza (Ravenna) operando saltuariamente anche a Caracas.

sabato 4 settembre 2010

Chi sono io?

                



anticaliuteriaherreravalli@gmail.com                luciernaga29@gmail.com                   herrmatias@gmail.com

Faenza (RA) Italy